NurSind Catania torna all’attacco. Nonostante gli impegni presi dal Presidente della Regione e dall’Assessore alla Sanità, permangono gravissime le condizioni assistenziali e di disagio per il personale in tutta l’azienda sanitaria della provincia di Catania.
Una protesta che va avanti ormai da 2 anni, contro la inadeguata programmazione del reclutamento del personale che, colpevolmente, determina un grave disagio assistenziale in tutta la provincia. Una protesta, contro l’atteggiamento francamente ostile da parte dell’azienda circa la mancata applicazione del contratto nazionale sanità firmato nel maggio 2018.
Ormai non si tratta di disservizi occasionali, ma bensì una carenza risaputa che, ad oggi è stata affrontata solamente con l’aumento esponenziale del carico di lavoro per gli infermieri già in grave carenza numerica. A fronte di una gravissima carenza di personale l’Asp ha persino ridotto del 40% il monte orario dello straordinario con una delibera incomprensibile ancorché oltremodo irresponsabile.
Queste le più significative e urgenti questioni della protesta: Mancato riconoscimento del tempo consegne e cambio divisa; mancata Attivazione procedure incarichi di Coordinamento; mancata corresponsione del Buono Pasto; mancato Riconoscimento Indennità di Terapia Intensiva art. 86, c. 6 lett. c CCNL 2016-18 del 21 Maggio 2018 – per gli Infermieri che operano presso i Pronto Soccorso; presso la REMS di S. Pietro; presso i PTE ASP CT e presso gli Istituti Penitenziari dell’ASP di Catania, ed ancora annosa carenza del personale Infermieristico, Medico, OSS, Ausiliari, Terapisti della Riabilitazione e altro personale sanitario in tutti i Presidi e Distretti dell’ASP.
Tutto ciò, determina una difficoltosa pianificazione delle molteplici attività sanitarie del territorio. Di fatto, alcune situazioni potenzialmente pericolose se non immediatamente corrette, potrebbero portare un significativo aumento sia delle infezioni e sia della mortalità, come nel caso del guasto reiterato dell’unico angiografo in dotazione alla Emodinamica dell’Ospedale Gravina di Caltagirone, fatto infausto, che è stato oggetto di interessamento da parte della Procura della Repubblica di Caltagirone per interruzione di pubblico servizio.
“E’ impensabile che in queste condizioni, – dichiara il Segretario Territoriale Salvatore Vaccaro – si possa garantire l’assistenza dovuta. Di fatto, la mancata sicurezza delle cure espone i professionisti a responsabilità penali e civili ed i pazienti a situazioni in cui non è assicurata la piena adesione al piano assistenziale di cure. Nonostante gli impegni presi dal Presidente Della Regione e dall’Assessore alla Sanità, permangono gravissime le condizioni assistenziali in tutta l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania, per questo dichiariamo la prosecuzione dello stato di agitazione in concomitanza con una Manifestazione di Protesta che si terrà il giorno 21 Marzo 2022 a partire dalle ore 09.00 alle ore 13.00 nello spazio antistante l’ingresso degli uffici ubicati in Via santa Maria la Grande n. 5, sede della Direzione Strategica dell’ASP CT. “
Infermieri, lavoratori e cittadini per protesta si incateneranno in via Santa Maria La Grande davanti alla sede della Direzione strategica dell’Asp Catania, per chiedere un concreto potenziamento delle dotazioni organiche per “una dignitosa erogazione di assistenza sanitaria verso il malato”. Invitiamo tutti gli operatori sanitari, lavoratori e cittadini che volessero partecipare ad aderire numerosi perché il diritto alla salute e alle cure va sempre difeso.
Emilio Benincasa
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