Finalmente, dopo undici anni di discussione sulla ripartizione dei fondi incentivanti, la Delegazione Trattante ha raggiunto un importante accordo grazie all’intervento della NurSind. L’equità nella distribuzione dei fondi era diventata una questione spinosa dato che da ben 12 anni qualcuno prendeva il doppio di qualcun altro (e non ce ne voglia nessuno ma questa ingiustizia è andata avanti fin troppo tempo) e il processo di negoziazione è stato segnato da tensioni e dibattiti accesi.
Tutto ha avuto inizio con la convocazione della Delegazione Trattante il 19 del mese corrente, durante la quale è stata proposta la rinnovazione di un accordo esistente dal 2012, che presentava una disparità nella quota di fondi tra il personale amministrativo e gli altri dipendenti. NurSind si è immediatamente opposta a questa proposta, sostenendo che l’accordo datato non riflettesse più le attuali esigenze e che era necessario rivedere i criteri di distribuzione in modo più equo.
Successivamente, durante una riunione urgente della RSU il 22 del mese, si è raggiunto un consenso a maggioranza per mantenere i criteri precedenti per l’anno in corso. Tuttavia, il giorno successivo, la Delegazione Trattante è stata nuovamente convocata, e grazie all’intervento deciso del Segretario Provinciale di NurSind, è stata sollevata la questione della conformità dell’accordo alle attuali normative e alla necessità di una maggiore trasparenza nella comunicazione delle decisioni.
Questa è la dichiarazione a verbale di Salvatore Vaccaro: NurSind “ribadisce la ferma opposizione ai criteri adottati per la suddivisione dell’incentivazione su un accordo relativo all’anno 2012, che non prevedeva lo stesso utilizzo nelle annualità successive. Ci risulta difficile comprendere come possa essere autorizzato nell’aprile 2024 lo speso dei progetti nel momento in cui questi non sono stati comunicati alle 00.SS.. In merito alla richiesta di Parte Aziendale del 5% non si comprende, altresì, quale sia la necessità di assegnare una quota così ampia del Fondo, che ammonta a circa 200.000 euro, quando lo speso per i progetti risulta essere, secondo la documentazione fornita, complessivamente 75.000 euro. Si contesta la consegna della documentazione in data odierna, in quanto, come da CCNL, attualmente vigente, è prevista la fornitura della documentazione almeno 5 giorni prima o in tempo utile a fornire una valutazione puntuale e dettagliata della stessa.”.
Questa “riflessione” ha spinto tutte le parti coinvolte a riconsiderare le proprie posizioni, e alla fine tutti i sindacati che prima erano a favore dell’azienda hanno virato verso la proposta del nursind raggiungendo un’intesa per annullare la disparità di trattamento esistente dal 2012. È stato quindi annunciato con soddisfazione complessiva che i dipendenti(Sanitari) avrebbero ricevuto un incremento nei loro stipendi a giugno, come riconoscimento per il loro impegno e dedizione grazie alla nostra Organizzazione Sindacale.
Questa storia dimostra l’importanza del dialogo costruttivo e della collaborazione tra le varie parti coinvolte, nonché la necessità di adattare costantemente le politiche aziendali alle mutevoli esigenze e normative del settore e, soprattutto, l’importanza di un sindacato che si occupa della distribuzione equa delle risorse.
Emilio Benincasa
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