Definita come una “trovata ingegnosa che permette di risolvere una situazione difficile”, la mandrakata (Gigi Proietti docet) si è manifestata anche presso l’azienda Cannizzaro, sotto forma di una “furbata” sindacale-aziendale con un accordo siglato da CGIL, CISL, UIL e FIALS relativo al riconoscimento economico arretrato in applicazione dell’art. 27 co 11 e 12 del CCNL Sanità.
Nel concreto, si tratta del credito orario che i lavoratori vantano nei confronti dell’Azienda precisamente da maggio 2018 a dicembre 2020 relativo al riconoscimento del tempo di vestizione/svestizione per effetto del citato art. 27 (a questo punto potremmo dire famigerato).
Ebbene, con atto deliberativo n.710 dello scorso 25 Aprile, l’azienda Cannizzaro ha dato il via libera al riconoscimento delle somme. E’ proprio leggendo il corpo della delibera che si rimane sconcertati sia sui capitoli di provenienza delle somme sia sui criteri di ripartizione delle stesse. Il 60% a chi beneficia dell’articolo 27 e il 40% a chi non beneficia (cioè amministrativi, coordinatori ecc.) che giustamente pretendono la loro parte.
Per tale riconoscimento, in accordo con CGIL, CISL, UIL e FIALS si intendono utilizzare le economie residue del “Fondo fasce e premialità” degli anni 2019 e 2020, ossia, i lavoratori vengono remunerati con i propri soldi anziché provvedere con fondi aziendali.
Nello specifico, i 651.000 (teorico circa 650 euro pro capite), residui del 2019 e 2020 che dovrebbero essere comunque distribuiti al personale poiché soldi dei lavoratori, vengono utilizzati per pagare le ore maturate con la vestizione!
Ma c’è di più! Il 40 % di quei residui essendo utilizzato comunque per chi non ha diritto alla vestizione/svestizione, in molti casi supera abbondantemente la cifra di chi ha maturato le ore nei 32 mesi di mancata applicazione dell’articolo 27 (oltre il danno la beffa!).
Crediamo, basti per dire e sostenere che proprio come nell’omonimo film, si tratta di un improbabile imbroglio stile “er pomata” a danno dei lavoratori cui si tenta astutamente di saccheggiare un proprio fondo di pertinenza.
Inoltre ci piacerebbe capire quale estenuante trattativa ha dato origine a questo “vergognoso” accordo dove i lavoratori vengono pagati con i propri soldi (alla voce: arretrato incentivi 2019 e 2020).
Per rispetto dei lavoratori, crediamo che questa delibera debba essere urgentemente ritirata in autotutela o diversamente essere oggetto di impugnativa nelle opportune sedi, in quanto chiaramente lesiva e per nulla equa nei confronti degli stessi beneficiari.
Dunque più che di accordo sindacale, sarebbe opportuno parlare di una “mandrakata” che rappresenta l’ennesima presa in giro a danno dei lavoratori soprattutto da parte di coloro che dovrebbero difenderli. Nessuno si sarebbe mai sognato di fare una cosa del genere. Ma al Cannizzaro può succedere di tutto e questa ne è l’ennesima prova.
Emilio Benincasa
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