Continua la protesta del NurSind, oggi Flash Mob in piazza Ottavio Ziino, davanti all’Assessorato della Salute a Palermo. Circa 200 Infermieri provenienti da tutta l’isola si sono ritrovati per ricordare i colleghi deceduti a causa dell’epidemia e per avanzare alcune richieste all’Assessore riguardanti la professione.
Quaranta rose a ricordo dei colleghi, una sopra ogni maglietta che ne riportava il nome, sono state poste una accanto all’altra. Nel corso del Flash Mob, sono state avanzate le richieste sulla professione, che hanno riguardato: l’incremento delle dotazioni organiche; il mancato riconoscimento economico e contrattuale; la valorizzazione delle competenze; il demansionamento e la sicurezza del personale.
Dopo qualche minuto dall’inizio del Flash Mob, la piazza è stata raggiunta dall’assessore Razza. Dopo aver letto i nomi dei colleghi deceduti, osservato un minuto di silenzio a cui è seguito un caloroso applauso, l’Assessore ha espresso parole di apprezzamento per l’iniziativa, ribadendo il grande sforzo e sacrificio che gli infermieri hanno sopportato in questa vicenda nonché il prezioso ruolo che viene quotidianamente svolto negli Ospedali e nel territorio.
L’Assessore, si è reso disponibile ad avviare, con successivi incontri, una proficua e specifica interlocuzione con NurSind, circa le problematiche che affliggono le professioni infermieristiche. A tal proposito, la Segreteria NurSind di Catania ha consegnato all’assessore una dettagliata relazione, dalla quale scaturisce una reale fotografia sulla carenza del personale sanitario nell’isola. Corre l’obbligo di ringraziamento da parte di NurSind, nei confronti dell’On. Zitelli che ha reso fattibile questo incontro.
Prima della conclusione, sono state lette alcune frasi riportate di seguito, che riassumono il senso della odierna manifestazione.
FLASH MOB
Palermo, 10.06.2020
Siamo infermieri, che continuano ogni giorno a fare la loro parte in Ospedale.
Il primo motivo per cui oggi siamo qui, a fermo sostegno della protesta è perché lo dobbiamo ai colleghi deceduti a causa del Covid-19.
Vittime del dovere, vittime della negligenza e della noncuranza.
I loro nomi per noi sono e saranno un signum indelebile d’ora in poi e per sempre.
Idealmente i loro nomi saranno sempre i primi firmatari di ogni legittima rivendicazione degli infermieri.
Se oggi siamo qui, è perché siamo stanchi e indignati.
Se oggi siamo qui, è perché continuiamo a lavorare con turni massacranti, senza gratificazioni, senza protezioni, talvolta come bestie…come quadrumani laureati.
Siamo qui, per ribadire che vogliamo curare le persone con il giusto personale, giusti mezzi, non arrangiandoci continuamente, mettendo a rischio noi stessi e soprattutto i pazienti.
Siamo qui, perchè urge assumere infermieri sia dentro le aziende ospedaliere che nel territorio. Perchè siano coerentemente incrementate le dotazioni organiche per gli infermieri e gli OSS.
Siamo qui, perche in Sicilia i LEA ossia i Livelli Essensiali di Assistenza, sono in realtà Livelli Eventuali di Assistenza.
Siamo qui, perchè venga rispettato il ruolo e valorizzate le competenze infermieristiche.
Siamo qui, perchè ripudiamo il continuo risparmio sulla sanità pubblica, il risparmio sui posti letto, sugli stipendi e sul personale.
Infine, siamo qui per dire che….quando chiunque avrà bisogno di cure in un letto di ospedale, solo allora si renderà conto sulla propria pelle che gli Infermieri non rappresentano solo e unicamente una percentuale di costo.
Emilio Benincasa
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