Riprendono (in videoconferenza) le relazioni sindacali al Policlinico Vittorio Emanuele di Catania
Con videoconferenza Skype Giovedì 23 aprile si è svolta una riunione tra le Organizzazioni Sindacali del Comparto e l’ Amministrazione del Policlinico di Catania.
“Le relazioni sindacali per forza di cose si erano bruscamente interrotte con lo scoppio della pandemia.” dichiara Maria Grazia Consoli RSU delegata per il Nursind”… quello di giovedì è stato il primo tentativo di interloquire, seppur a distanza, con l’amministrazione. Il Direttore Generale ed il Direttore Sanitario ci hanno esposto tutti i passaggi organizzativi adottati per affrontare l’emergenza Covid19.
Il riassetto dei posti letto, la sospensione dell’attività ordinaria e ambulatoriale mantenendo le urgenze, la creazione di un pre-triage al pronto soccorso per smistare i pazienti sospetti o conclamati, la creazione di una TAC a pressione negativa.
Il Direttore Generale ci ha anche spiegato i motivi che hanno indotto a scartare l’opzione di riconvertire la ex clinica Basile del vecchio ospedale Vittorio Emanuele in un centro covid optando per crearne uno ex novo al presidio del San Marco che essendo più moderno ha favorito la realizzazione di percorsi separati con ascensori dedicati tra pazienti covid-19 e no covid in tutti i piani dell’edificio.
Si è data illustrazione del piano provinciale che a regime doveva prevedere 820 posti letto di cui 692 ordinari del 228 di terapia intensiva che si sono realizzati entro aprile. Ci si è rallegrati per il fatto che dei 263 posti letto previsti al San Marco ne sono stati occupati solo il 10%.
Si è accennato anche alla tanto preannunciata Fase 2 della quale aspettiamo direttive regionali e formalizzazione scritta.
Rassicurazioni anche sulla fornitura dei Dispositivi Individuali di Protezione, mascherine e tute al personale sanitario, che nei prossimi mesi non dovrebbe subire interruzione. Proprio quest’ultimo problema è stato causa di profondo tormento delle alte cariche aziendali che nel momento del caos emergenziale hanno dovuto reperire anche presso privati.
Dopo la fase di apertura si è data a giro la parola a tutte le Organizzazioni Sindacali che si sono tutte espresse con favore per la condotta dell’Azienda nella fase di emergenza e hanno auspicato che nella fase successiva si provveda ad eseguire tamponi a tutto il personale e appoggiarsi se necessario anche a laboratori esterni.
Un accenno si è fatto anche in merito ai premi incentivanti che nelle prime settimane concitate di emergenza aveva direzione Generale disposto ma che, pur scaturiti da buone intenzioni, vanno rivisti al fine di evitare che sanitari di reparti “chiave”, come per esempio il pronto soccorso, per ragioni “tecniche” ne restino esclusi.
Stesso dicasi per tutte quelle altre strutture sanitarie che hanno dovuto affrontare in maniera atipica la lotta al Coronavirus. Queste andranno individuate e premiate. Ma su questa problematica si attende ulteriore riunione specifica.
In foto: Maria Grazia Consoli
Emilio Benincasa
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