L’ospedale Cannizzaro è stato oggi centro di confronto sul tema sicurezza del patrimonio dell’azienda e degli operatori.
I lavori sono stati aperti alle ore 10 dal direttore generale f.f. dell’Azienda Cannizzaro, dott.ssa Rosaria D’Ippolito, e dal direttore sanitario, dott. Salvatore Giuffrida. Seguirà, dopo il saluto istituzionale del rappresentante dell’Ordine dei Medici, l’introduzione del presidente Areps Sicilia, Pino Rausa, e del presidente Federsicurezza Catania, Salvatore Debole. Sono quindi previste le relazioni del dott. Sergio Pintaudi, direttore D.E.A. dell’Arnas Garibaldi, sulla sicurezza degli operatori nell’area dell’emergenza-urgenza; del dott. Corrado Fatuzzo, primo dirigente della Polizia di Stato, sulla gestione della sicurezza sussidiaria in ambito sanitario; della dott.ssa Elena Santoro, manager Pricewaterhousecoopers, sul nuovo regolamento europeo sulla privacy e videosorveglianza; del dott. Danilo D’Agliano, provveditore dell’Asp di Caltanissetta, sul disciplinare di una gara di vigilanza; del dott. Salvatore Roberto Messina, già direttore di Aziende Sanitarie, sulla gestione delle gare di vigilanza e sicurezza. Le conclusioni saranno affidate al dott. Salvatore Torrisi, vicepresidente nazionale FARE.
Partecipazioni di prim’ordine, peccato che nessuno del personale del comparto era presente. probabilmente perché in effetti il personale infermieristico e tecnico ausiliario non viene mai aggredito per cui è inutile invitare gente che non vive il problema. Infatti tra gli intervenuti c’è solamente il rappresentante dell’ordine dei medici i direttori generale e sanitario ecc. notoriamente quotidianamente aggrediti dagli utenti delle struttura ospedaliere. Neanche il presidente dell’ordine degli infermieri era presente, forse neanche invitato per i motivi di cui sopra.
La sicurezza è un’elemento molto importante da tenere in considerazione, anche se poi rimane tutto all’interno del salotto congressuale senza porre veramente rimedi seri alle aggressioni che puntualmente si verificano al Cannizzaro come nelle altre strutture ospedaliere. Peccato invece che la sicurezza dei pazienti a quanto pare al Cannizzaro stia passando in secondo piano se si permette che 1 infermiere turni con 12 pazienti in semi-intensiva(cardiologia) e a volte un infermiere con 20 pazienti in degenza(cardiologia). Tutto denunciato, ma l’amministrazione continua a dire che è tutto apposto e le organizzazioni sindacali rimangono oltremodo silenti.
Aspettiamo ancora la narrazione del tema sulla sicurezza dei pazienti e anche se parlarne non risolverà il problema per gli operatori e per i malati tutti avranno l’impressione che qualcuno fa qualcosa, anche se ciascuno sa che ognuno non farà nulla.
Al Cannizzaro i lavoratori sono stanchi, gli infermieri stremati e se l’infermiere sta male, il malato sta peggio.
Salvo Vaccaro
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